Terminano i gironi di Champions League

Siamo già giunti al momento dove bisogna tirare le conclusioni e capire gli errori e dove si è sbagliato. I gironi di Champions tuttavia non si sono conclusi con risultati o classifiche particolari, tutto secondo copione. Non molte delle squadre che ambivano ad un piazzamento fra le big sono rimaste deluse, ma come al solito ci sono le solite eccezioni.

E chi se non l’Inter può personificare al meglio questa parola in questo momento? La delusione tuttavia è capibile, contando che l’Inter si era ritrovata in un girone che, escluso il Real Madrid, sembrava non avere niente da dire. La speranza di una qualificazione che manca all’Inter da troppo tempo si riaccende, e tutti sono già pronti a festeggiare la felice conclusione del girone. Ma, come si dice, il pallone è rotondo, e guarda che all’improvviso la qualificazione non sembra così scontata, dopo i primi risultati negativi. Da lì in poi buio completo: l’Inter non si rialza più e non basta la vittoria contro il Monchengladbach, forse perché preoccupandosi troppo del probabile biscotto fra Real Madrid Monchengladbach l’Inter non si concentra troppo su se stessa e immancabilmente non va oltre il pareggio contro gli ucraini, che piazzano il pullman davanti alla porta e strappano il terzo posto del girone B.

Ma non è questo l’unico girone a riservarci sorprese, dato che inaspettatamente gruppo G la sorpresa non sta nelle due qualificate, sulle quali non c’erano molti dubbi, ma l’ordine in cui passano il turno. Già, perché nonostante l’andata a dir poco disastrosa del big match tra Juventus e Barcellona, in cui si era vista una Juve barcollante e ancora lungi dall’essere la Juve degli anni passati, il ritorno è invece caratterizzato da una prestazione suntuosa e maestosa di una Juventus che non ha difficoltà a mettere in ginocchio una pallida ombra del Barcellona di 5 anni fa.

Per il resto non spiccano grandi capovolgimenti di fronte fra le gerarachie già prestabilite dei gironi, apparte nel girone H, dove inaspettatamente il Manchester United manca una qualificazione che avrebbe riportato allo United il prestigio che da anni manca ad una squadra con un passato di tutto rispetto. Si qualifica invece il Lipsia, che anche senza il suo bomber, Werner, riesce a passare il turno in coda ad uno strstosferico PSG, trascinato dalle sue stelle.

Infine, da segnalare unicamente il secondo posto dell’Atalanta e della Lazio, forse con i bergamaschi che avevano un girone un po’ più difficile con Liverpool e Ajax, che insieme alla Juventus contribuiscono a ridare al campionato italiano, che ormai da alcuni anni in Champions si vedeva solo con la Juve.

A cura di Claudio Silei

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