di ELENA MASCII e TAMARA FARRIS, Università degli Studi di Firenze, corso di laurea triennale in Chimica (curricola Scienze chimiche), terzo anno.
Nonostante la chimica possa sembrare una materia noiosa e oscura a noi classicisti, in realtà è molto più di quello che ci è permesso intravedere nelle poche lezioni di scienze a scuola. Tanto per fare un esempio, nomenclatura e ibridazioni varie non sono altro che delle basi per descrivere un mondo molto più ampio e affascinante.
Nel corso della triennale viene data un’infarinatura più o meno approfondita di tutte le branche della chimica e, purtroppo, è spesso difficile soffermarsi a lungo su un singolo argomento. Non lasciatevi scoraggiare da questo, dal momento che le occasioni per approfondire un interesse in particolare possono essere il tirocinio prima e la scelta della magistrale poi.
A livello di preparazione non vi deve spaventare il confronto con i colleghi del liceo scientifico. Nonostante inizialmente potreste avere più difficoltà a prendere dimestichezza con fisica e matematica, basterà impiegare un po’ di tempo nel consolidare le basi matematiche, che comunque vengono riprese nei corsi del primo anno. Giusto per convincervi, una di noi due è stata pure rimandata a matematica, ma ce l’ha fatta lo stesso!
A Firenze per accedere al Corso di Laurea non è previsto un test d’ingresso a numero chiuso ma solo una prova di conoscenze in entrata, riguardante argomenti di matematica del liceo. Nel caso in cui l’esito fosse negativo, basta seguire un breve corso di recupero fornito dall’università stessa.
In conclusione: siate curiosi e, se interessati, fidatevi della vostra intuizione e non abbiate paura.
La chimica è molto più vicina a noi di quanto si possa pensare e, come spiega Primo Levi nel suo testo L’altrui mestiere, traduce il desiderio costante di non fermarsi alla superficie delle cose: “La chimica è l’arte di separare, pesare e distinguere: sono tre esercizi utili anche a chi si accinge a descrivere fatti o a dare corpo alla propria fantasia.”