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Breve guida alle primarie democratiche

A quattro mesi dalla convention nazionale (e a otto dalle elezioni presidenziali), i candidati in corsa per la nomination del Partito Democratico sono rimasti soltanto in due: Joe Biden e Bernie Sanders. Da una parte il candidato spinto dall’establishment, dall’altra il candidato anti-establishment. Sarà una lotta interessante, inedita, difficilmente prevedibile. Una lotta che riflette le divisioni interne al partito, che mette in luce i diversi bisogni di due parti ben distinte dell’elettorato democratico. Biden e Sanders hanno visioni sensibilmente differenti su ciascuno dei temi maggiormente discussi negli Stati Uniti (e in tutto il mondo occidentale, di conseguenza). Di seguito, le posizioni dei due sulle cinque macro-tematiche più dibattute degli ultimi mesi: ambiente, assistenza sanitaria, istruzione, politica estera e tasse.

 

Ambiente

Joe Biden
L’ex vicepresidente di Obama ha proposto un piano per il clima da 5mila miliardi che potrebbe permettere agli Stati Uniti di azzerare le emissioni nette entro il 2050. Inoltre, ha intenzione di impiegare nella ricerca 400 miliardi, destinati in parte allo sviluppo di una nuova generazione di piccoli reattori nucleari modulari.

Bernie Sanders

Il senatore del Vermont è un tenace sostenitore del Green New Deal; vuole infatti il 100% di energia elettrica “rinnovabile” (in particolare per i trasporti) entro il 2030 e la completa decarbonizzazione dell’economia entro il 2050. Per risolvere la crisi climatica ritiene che siano necessari 20 milioni di nuovi posti di lavoro, oltre che 16,3mila miliardi. Chiede inoltre lo smantellamento degli impianti nucleari e la fine dell’esportazione di carbone, gas naturale e petrolio greggio.

Assistenza sanitaria

Joe Biden
L’obiettivo è rafforzare l’Obamacare, lasciando alle persone la possibilità di scegliere tra un’assicurazione privata e un piano sanitario governativo, con incentivi per chi sceglie di aderire a quest’ultimo. L’introduzione di un’opzione pubblica, oltre a rappresentare una sicurezza per gli americani della lower class, aumenterebbe la concorrenza nel mercato assicurativo privato e abbasserebbe i prezzi.

Bernie Sanders

L’ala radicale del partito vuole creare un programma nazionale per fornire a tutti in America una copertura sanitaria completa e gratuita. I costi aggiuntivi nei primi dieci anni per il Medicare For All sono stimati intorno ai 32mila miliardi, cifra che Sanders vorrebbe ricavare tassando progressivamente i redditi superiori ai 29mila dollari. Considera dunque di eliminare 81 miliardi di dollari di debito medico.

Istruzione

Joe Biden
Vorrebbe triplicare i finanziamenti previsti dal Titolo I dell’Elementary and Secondary Education Act per offrire agli insegnanti un aumento di stipendio, permettere a tutti i bambini di andare all’asilo e raddoppiare il numero di psicologi scolastici (da uno ogni 1400 studenti a uno ogni 700). Inoltre promette due anni di community college gratuiti e 10.000 dollari di sgravio del debito studentesco per ogni anno di servizio pubblico, con un’esenzione massima di 50.000 dollari.

Bernie Sanders

Il progetto più ambizioso nell’ambito dell’istruzione appartiene a lui, e consiste nel rendere gratuite le università e nel cancellare 1,6mila miliardi di debito studentesco. Detto questo, anche Sanders ha intenzione di aumentare i finanziamenti previsti dal Titolo I, principalmente per assicurare uno stipendio minimo da 60.000 dollari annui a tutti gli insegnanti del paese.

Politica estera

Joe Biden
Criticato per aver derubricato la Cina a un paese “non concorrente”, col tempo è divenuto più cauto, arrivando a sostenere che gli USA si trovano in una posizione in cui, se non stabiliscono essi stessi le regole, in futuro saranno obbligati a sottostare a quelle della Repubblica Popolare. Quindi, in linea con l’ala più moderata del Partito Democratico, è a favore di un aumento della spesa militare e del mantenimento delle truppe in aree strategiche come l’Afghanistan e l’Iraq.

Bernie Sanders

Favorevole a tagliare la spesa militare, si impegnerebbe in una “diplomazia aggressiva” che salvaguardi sia la sicurezza degli Stati Uniti sia quella dei suoi partner. Obiettivi principali: cessare il sostegno degli Stati Uniti all’intervento guidato dall’Arabia Saudita nello Yemen; porre fine all’occupazione israeliana e consentire al popolo palestinese di essere indipendente; ripristinare il programma nucleare della Corea del Nord e dell’Iran.

Tasse

Joe Biden
Il piano-Biden prevede un aumento dell’aliquota per le aziende dal 21% al 28% e punta ad incassare nuove tasse sui capital gain pagati dagli investitori. Inoltre, intende mettere un tetto alle deduzioni delle società, fare cessare le scappatoie fiscali per gli investitori immobiliari e colpire con sanzioni i Paesi che consentono l’elusione fiscale aziendale.

Bernie Sanders
Ritiene che l’aliquota dell’imposta sulle società debba salire al 35%, ma il punto chiave del suo programma consiste nella “tassa sulla ricchezza estrema”: tariffe che partono dall’1% sui patrimoni netti di oltre 32 milioni e superano l’8% su quelli superiori ai 10 miliardi. È favorevole a un’imposta sulle transazioni di Wall Street, oltre che ad una per le imprese i cui CEO percepiscono almeno 50 volte in più rispetto al dipendente medio.

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