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I Mother Mother e le provocazioni a una società bigotta

Nome: Mother Mother
Membri: Ryan Guldemond, Molly Guldemond, Jasmin Parkin, Ali Siadat, Mike Youn
Periodo di attività: 2005-adesso
Lingua: Inglese
Genere: Indie, Rock, Alternative
Sito: https://www.mothermothersite.com/

Discografia
Nati a Vancouver, Canada, i Mother Mother sono un gruppo Indie-Rock e alternative fra i più ambigui e controversi tutt’ora in attività. Il loro primo album, Touch up, fu rilasciato nel 2007 e ne fanno parte due fra le loro canzoni più note: Verbatim e Oh Ana. Il loro pezzo più famoso è Hayloft, caratterizzato da un ritornello assillante e cantilenante. Tutti i brani della band sono accomunati dalla intenzionale presenza di suoni molesti, le voci peculiari dei cantanti sono accompagnate dal tema della chitarra e batteria: disturbanti e inusuali, persistenti.

Tematiche e stile
“vivo vicino ad un ospedale
ed ogni giorno cammino vicino alle finestre malate
vedo la gente morire 
ma la mia tenera età mi rende difficile interessarmene” (da Verbatim)

Testi ripetitivi e spesso urlati, frasi ridondanti: enigmatiche e ambigue. I brani dei Mother Mother sono caratterizzati da parole contorte e vaghe, spesso lasciate all’interpretazione dell’ascoltatore;

hey, tu, non pensi che sia carino
Che sono morto proprio nelle tue braccia stanotte” (da Arms Tonite)

Altra caratteristica fondante del gruppo sono le evidenti provocazioni ad una società bigotta, numerose affermazioni come sfide al perbenismo e conformismo ipocrita, poiché spesso il gruppo basa le proprie canzoni su temi moralmente sbagliati o socialmente scomodi;

“mi fingerò Dio oggi, 
saltare su una nuvola e guardare il mondo decadere” (da Oh Ana)

Così la band si è fatta strada nel mondo della musica con testi fastidiosi incentrati su realtà schiette e dolorose: sembra intenzione dei musicisti stimolare l’ascoltatore e indurlo in ragionamenti con  citazioni astruse e interpretabili, cui il significato non è mai esplicato.

Dice, tutti i miei problemi su una pira che brucia     
Tutti infuocati e incomincio a sorridere
Se prendo fuoco anche io, allora cambierò la mira
Lancerò i miei problemi ai cancelli del Paradiso
(da Burning Pile)

di Palmira Virdis Inés Ortiz

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