di OLIMPIA MINIATI e BENEDETTA NOFERI, Università degli Studi di Firenze, corso di laurea triennale in Fisica e Astrofisica, secondo anno.
Se vi spaventa l’idea di intraprendere un corso di laurea scientifico all’uscita di un liceo classico, non preoccupatevi assolutamente: il divario coi vostri compagni dello scientifico (che con molto amore e dedizione vi aiuteranno) verrà colmato al primo esame. Naturalmente, come per tutti gli altri corsi di studi, sarà necessario sedersi al tavolo e studiare parecchio fin dall’inizio, mettendo in conto di passare anche ore su un ristretto numero di esercizi (come del resto avete fatto su Tacito e Aristotele).
Tenete presente che, soprattutto al primo anno, gli esami sono principalmente di matematica (se vi iscrivete per astrofisica, le galassie non le vedrete prima del secondo anno), per cui consiglio anche a coloro che non sono estremamente attratti dall’aspetto sperimentale della fisica e vorrebbero condurre uno studio più teorico di prendere in considerazione questa facoltà. Sappiate comunque che, purtroppo, nei licei la fisica viene spesso subordinata ad altri insegnamenti per ragioni di tempo e perché mancano gli strumenti per un’adeguata comprensione dei concetti base, per cui lo studio della materia sarà totalmente differente da quello che avete sperimentato a scuola. Vi assicuro che, nel momento in cui le affermazioni che vi saranno fatte su leggi e fenomeni naturali troveranno una rigorosa giustificazione matematica, arriverete a divertirvi più di quanto possiate immaginare.
Per quanto riguarda l’ambiente di studio, sebbene il polo scientifico di Sesto Fiorentino sia immerso in una landa semidesolata, ben presto diventerà ai vostri occhi un locus amoenus: il ristretto numero di studenti (circa 57 in pari al secondo anno) e il rapporto coi docenti vi farà sentire ancora al liceo (nel senso migliore del termine). Inoltre anche l’orario delle lezioni è pari a quello scolastico (8.30-13.30 lunedì-venerdì).