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“Ma quest’anno si può bocciare?”: cinque domande e cinque risposte per studenti incerti

La scuola è finita, è tempo di scrutini. Negli ultimi mesi sono circolate diverse voci riguardo alle valutazioni finali, e i dubbi di molti persistono ancora. Ma non preoccupatevi, il MichePost ha deciso di portare un po’ di chiarezza. Come? Trascrivendo le domande più frequenti e provando a rispondere.

Care michelangioline, cari michelangiolini: ecco a voi cinque chiarimenti risolutivi.

 

1. Si può bocciare?

Sì, ma ― dice il Miur  ― soltanto nel caso in cui i professori non possiedano alcun elemento di valutazione: insomma, se si ha partecipato con regolarità alle lezioni si può stare tranquilli.

 

2. Si può essere rimandati?

Nì: nessuno dovrà sostenere un esame a settembre, ma le insufficienze andranno comunque recuperate. Per ora si è parlato sia di programmi individuali sia di corsi di gruppo… Niente di così drammatico.

 

3. A che criteri si rifà la valutazione finale?

Il nostro liceo ha pubblicato un documento che lo spiega piuttosto bene. La valutazione di quest’anno scolastico terrà conto delle competenze attitudinali (autonomia e creatività), relazionali (capacità comunicativa e disponibilità a collaborare) e metacognitive (apprendimento continuo, capacità di risolvere problemi, gestione informazioni ecc.). Verranno quindi considerate le competenze digitali e di cittadinanza.

 

4. Come si svolgerà la maturità?

Gli scritti sono stati annullati; in compenso, tutti i maturandi dovranno inviare per mail, entro il 13 giugno, un elaborato su un tema indicato dai docenti delle materie d’indirizzo. L’orale, invece, sarà fatto in presenza partire da mercoledì. La ministra Azzolina ha scelto di attribuire più peso al percorso del triennio che alla singola prova: su un massimo di cento punti, sessanta possono arrivare con i crediti, quaranta con il colloquio.

 

5. A settembre si tornerà in classe?

Nulla è certo, ma ad oggi sembra di sì. In Europa, solo Italia e Spagna non hanno ancora riaperto le scuole: negli altri paesi si è già tornati in classe nel corso degli ultimi mesi. Ora si sta parlando di ridurre il numero di alunni per classe, di svolgere le lezioni all’esterno in parchi o in strutture sportive; ma ancora non si è presa nessuna decisione.

 

A cura di Tommaso BecchiLudovica Straffi.

 

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