I soldi non fanno la felicità

Partiamo da una premessa: i soldi non fanno la felicità. Esatto, proprio così, i soldi non rendono una persona felice. A parer mio se sei ricco e nello stesso momento sei felice è una pura casualità, forse dovuta a una congiunzione particolare delle stelle, forse attribuita a un’estrazione divina della sorte, o forse per il volere di Zeus, a voi la scelta di crederci o meno. 

La certezza che rimane è che felicità e soldi non sono azioni correlate tra di loro. 

Anzi, secondo me, i soldi creano solo scompiglio nel nostro piccolo pianeta. Sono la principale causa di conflitti e dispute tra potenze mondiali, sono causa della povertà e delle differenze nella qualità di vita nei vari paesi. Anche se, mi duole ammetterlo, probabilmente senza denaro l’uomo vagherebbe nomade morto di fame. 

I soldi ormai comandano la nostra vita, sono alla base delle scelte di gran parte degli individui.

Vi è mai capitato di pensare a quanto le azioni dell’essere umano dipendano dai soldi? 

E anche sul fatto che l’uomo sia facilmente condizionabile in questo ambito.

Dietro a una banale scelta di comprare un certo tipo di dentifricio si nascondono inutili processi mentali. Per esempio di fronte alla decisione se comprarne uno di marca AZ o COOP, il nostro cervello nemmeno avrà letto le componenti e i benefici di ciascuno dei due elementi, che avrà già elaborato tutto in un secondo dopo aver visto “offerta dentifricio coop a 1.49 euro”. A forza di andare avanti con le offerte una volta tornati a casa ci troviamo di fronte a due buste colme di oggetti, il doppio delle cose che dovevamo prendere, che magari inizialmente nemmeno ci servivano. 

Questo per dire che la società di oggi ha spinto sull’acceleratore, il fumo dei soldi sta offuscando la vista alle persone distogliendone lo sguardo dalla vita reale. 

Il denaro ha creato una forte tensione, oggi il fenomeno del consumismo sta devastando sia scientificamente sia socialmente il mondo; e la forza che spinge l’uomo a comprare e comprare, per essere al passo, è proprio il denaro.

Mi è capitato di immaginare come sarebbe un mondo senza soldi, il mio cervello inizialmente ha prodotto immagini bellissime come: “non esisterebbe la povertà nel mondo” o “nessuno avrebbe più motivi di fare le guerre” o anche “vivremmo tutti in ottime condizioni sociali ed economiche” e poi “non esisterebbero i ladri”.

Tutto troppo fiabesco. Erano pensieri troppo frenetici e frettolosi, perché: chi lavora senza un riconoscimento monetario? Nessuno. 

Già nell’antichità i soldi servivano per commerciare, dunque per ripagare un lavoro. Non viviamo più in un mondo leale, dove un semplice baratto non ha bisogno di essere ricompensato, infatti oggi la gara è basata sul chi ha di più, quindi per forza servono i soldi. Ognuno vuole essere ricompensato esattamente di quanto ha dato. 

Nell’ attuale società siamo legati ai soldi, forse anche troppo, tanto che essi sono diventati fonte di conflitto e gara. Noi siamo passati dal baratto a usare i soldi come mezzo di scambio per il commercio fino a oggi che essi sono diventati il centro dell’esistenza. Si sono persi dei valori importanti come lealtà e fedeltà, che sono state rimpiazzate dai grandi giganti della corruzione e dell’avarizia. 

È un bel problema, non è il più grave, ma è pur sempre un problema. Anzi, forse più che problema è un rompicapo. Un rompicapo senza soluzioni, o almeno senza un accordo che stia bene a tutti. 

Vabbè… non pensiamoci adesso, ci sono problemi ben più gravi: “Com’è che siamo nel 2020 e ancora non hanno inventato gli unicorni?”

A cura di Violante Baiocchi

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