Queste sembrano le indiscrezioni da Palazzo Vecchio. La mozione è stata presentata da Miriam Amato, esponente di Potere al Popolo, che si è assicurata nella votazione anche l’appoggio (incredibilmente) del PD. Votano contro invece Movimento 5 Stelle e FDI.
E noi cittadini, dalle strade e dalle scuole, cosa ne pensiamo? Prima di tutto serve ripercorrere ciò che è accaduto al sindaco di Riace. Il 2 ottobre 2018 Mimmo Lucano viene arrestato (in seguito ad un’inchiesta avviata 18 mesi prima dalla Procura di Locri) e messo agli arresti domiciliari con 15 capi di accusa, di cui tredici tuttavia decaduti. Rimangono in piedi i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e affidamento fraudolento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti a due cooperative della zona. È doveroso esplicare che, come affermato anche nel verbale della Procura di Locri, Lucano non ha guadagnato un solo centesimo da queste sue azioni, le quali non hanno avuto nessuna ripercussione positiva sull’interesse personale. I due reati per il quale è indagato sono in realtà basati su principi morali per i quali è stato vergognoso arrestarlo: in uno Lucano, non indicendo tuttavia una gara di appalti, ha tolto guadagni alle cosiddette “ecomafie”, ossia le organizzazioni criminali (in questo caso la ’ndrangheta) che lucrano sullo smaltimento dei rifiuti, assegnando la raccolta differenziata a due cooperative sociali della zona. Nell’altro, considerato da molti il più grave ed eclatante, un gesto di umanità e forza esemplare tenta di svegliare il popolo italiano dal suo sonno bigotto. Ciò che ha compiuto è simbolo di piccole cose ormai perdute, valori rivelatisi non più intrinsechi dell’animo umano. Lucano dunque li ha riscoperti e li ha dato una ripulita dal filtro che appanna i nostri occhi moderni per ripopolare il deserto comune di Riace, abbandonato dai calabresi ed ora centro vivace abitato dai migranti. Questi hanno preso il testimone dell’artigianato e della storia locale dai precedenti abitanti, ed ora possiamo sentire ragazzini senegalesi parlare calabrese. Questo miracolo dell’integrazione, denominato “modello Riace” dimostra concretamente come gli immigrati siano una risorsa. Lucano ha infranto la legge per compiere del bene, contrastando la non ufficiale ma evidente incostituzionalità della legge Bossi-Fini, che intralcia la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, redatta nel 1948. La legge non sempre ricalca la giustizia, e la Bossi-Fini ne è un esempio, così come le leggi razziali promulgate in Germania e Italia. E come queste, anche la nostrana legge del 2002 strangola la libertà dei migranti e la asfissia con la crescente mancanza di diritti. “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere” diceva Bertolt Brecht nel secolo scorso, forse sperando invano che la prima frase non si avverasse mai.
E in merito alla resistenza, è bene non incorrere nell’errore di qualificare la resistenza di Lucano come “disobbedienza civile”. In realtà la disobbedienza civile è una ribellione pubblica ad una legge considerata ingiusta. La disobbedienza civile necessita di un dialogo con l’altra parte interlocutrice. E questo è ciò che Lucano non ha fatto, forse un errore nel suo operato coraggioso ed esemplare.
Il caso Lucano è molto controverso, ma rappresenta comunque un sentimento di umanità, di appartenenza e fratellanza che oggi spesso si limita ai confini della nostra nazione o del nostro giardino. E tornando alla possibilità che Lucano possa ottenere la cittadinanza onoraria di Firenze, io penso che, nonostante ci siano problemi più importanti nella nostra città, concedere la cittadinanza onoraria a Lucano sia di notevole conforto morale per il sindaco, che sta pagando una non più ammessa solidarietà in questo m0ndo inflazionato dalla razionalità e dall’odio, nonché per esprimergli tutta la vicinanza in questa situazione delicata e al limitar col riprovevole per il suo arresto.
“Siamo fiduciosi che presto Lucano potrà dimostrare tutta la sua innocenza. Il Modello Riace è un esempio da tutelare e far proseguire. Lucano ha dimostrato come l’integrazione sia possibile e possa rappresentare un valore aggiunto, anche in quelle località in cui si rischia lo spopolamento” aggiungono Amato, Rossi (Mdp), Grassi e Verdi (Frs).
Infine, voglio chiudere con una riflessione, da lanciare a tutti i michelangiolini e non: esiste una corrente filosofica, il Giusnaturalismo che afferma l’esistenza di un diritto naturale, dunque conforme alla natura e alla condizione prepolitica dell’uomo. Il diritto naturale è affiancato dal diritto positivo, cioè quello prodotto dagli uomini. Ecco, non è forse vero che ogni uomo nasca uguale ad un altro, e che solo l’ambiente in cui cresci definisce (ingiustamente) la tua persona? Penso che lottare per il diritto naturale sia una battaglia nobile, una ribellione alle palesi disparità generate dal diritto positivo.
“La disobbedienza, agli occhi di qualunque persona che conosca la storia, è la virtù originale dell’uomo. Proprio con la disobbedienza si è realizzato il progresso; con la disobbedienza e con la ribellione”
Oscar Wilde
A cura di Federico Spagna
Bravissimo! Condivido tutto in pieno! Complimenti